La Libia è a un bivio. Con le elezioni che si svolgeranno il prossimo 24 dicembre il paese ha l’opportunità di avviarsi gradualmente e in modo convincente verso un percorso più stabile, civile e rappresentativo. La comunità internazionale ha la responsabilità di sostenere gli sviluppi positivi nel paese nordafricano e di resistere e opporsi ai tentativi di ingerenza e deragliamento. Sono ancora diverse le questioni aperte che necessitano di una soluzione il prima possibile. Tra queste, la presenza delle forze straniere nel paese. Un accordo per la loro fuoriuscita è stato raggiunto nell’ambito del JMC5+5, ma il processo va a rilento. La stabilizzazione della Libia rimarrà complicata. I grandi problemi strutturali del paese – su tutti, unificazione istituzionale, Carta costituzionale e apparato militare e di sicurezza centralizzato – necessitano di tempo per essere risolti e lo svolgimento delle elezioni potrebbe essere solo un punto di partenza, ma comunque importante e necessario.
Di tutto ciò si discuterà alla tavola rotonda organizzata dall’Osservatorio sul Mediterraneo (OSMED) e l’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” organizzano, in collaborazione con l’Institute for Global Studies (IGS) la tavola rotonda “Libya: the road to elections. Challanges and opportunities in the libyan race toward political and presidential elections“. L’incontro si terrà – integralmente in lingua inglese – lunedì 6 dicembre alle ore 17.00 presso Palazzo Falletti a Roma.
Interverranno: Karim Mezran, direttore della North Africa Initiative e Resident Senior Fellow del Rafik Hariri Center e dei programmi per il Medio Oriente presso l’Atlantic Council, Virginie Collombier, Professoressa al Middle East Directions Program del Robert Schuman Center for Advanced Studies e Research Fellow presso l’European University Institute di Firenze ed Emadeddin Badi, Senior Analyst al Global Initiative Against Transnational Organized Crime e Non-Resident Senior Fellow presso l’ Atlantic Council.
L’introduzione è affidata al Prof. Gianluigi Rossi, Diretto dell’Osservatorio sul Mediterraneo. Modera l’incontro Francesco Anghelone, Coordinatore dell’Osservatorio sul Mediterraneo.